Dalla moda all’hospitality fino al mondo food: quello dell’imprenditore Carmine Rotondaro, proprietario della maison Collini Milano, è un percorso professionale dalle mille sfaccettature. «Il filo conduttore è la passione per l’arte e la bellezza – racconta – unita a una dedizione costante per il mondo del lusso: è questo slancio che ha guidato ogni tappa della mia attività. Con Collini ho voluto reinterpretare la moda italiana con spirito non convenzionale, rompendo gli schemi senza mai perdere di vista l’eleganza e la qualità. Questo stesso approccio ha ispirato la nascita del progetto Collini Hotels, che oggi comprende Collini Rooms a Milano, Collini Hotel a Mykonos e Collini Casa a Ibiza: tre strutture che coniugano design audace, accoglienza d’alto livello e una forte personalità». Numerosi sono anche i progetti in fieri. «Sono in fase di sviluppo il Collini Riad a Marrakech, un secondo albergo a Mykonos sulla spiaggia Agios Sostis – continua – assieme a un hotel a Montecatini, al Resort in Ostuni, al Castello di Formeglio a Serralunga di Crea, dedicato al benessere e alle Spa, e a Villa Cintoia a Greve in Chianti, destinata a diventare un resort ribattezzato Villa Rivoire. Ognuna di queste location rappresenta una diversa sfumatura della mia visione dell’ospitalità di lusso. In parallelo, con Rivoire ho voluto portare la tradizione del caffè storico fiorentino nel presente, puntando su qualità assoluta, innovazione e un’esperienza immersiva. La prima tappa non poteva che essere Milano: una città strategica nel panorama degli affari internazionali, ideale come trampolino di lancio per l’espansione globale del marchio». Quest’ultima è frutto di una visione strategica ben precisa. «Voglio trasformare i miei progetti – afferma – in ambasciatori autentici dei valori più preziosi del Made in Italy. Ogni brand che sviluppo racconta un pezzo d’Italia, fatto di cultura, bellezza, maestria artigianale e creatività. Nel caso di Rivoire, ad esempio, tutto parte da Firenze, culla del Rinascimento e simbolo di eleganza senza tempo. L’espansione non si limita però all’esportazione del brand. Si basa su una solida strategia commerciale e su partnership sinergiche con operatori locali, scelti per la capacità di comprendere e incarnare lo spirito Rivoire. è solo attraverso questa sintonia che un brand italiano può realmente prosperare all’estero. Nei prossimi anni l’obiettivo è aprire in mercati strategici dove c’è una forte domanda per l’autenticità e la raffinatezza italiana, per costruire un dialogo globale che si nutre di eccellenza, stile e arte del vivere. Il futuro sarà ad appannaggio di chi riuscirà a creare vere e proprie experience e a parlare sia alla memoria che alla curiosità del pubblico contemporaneo». Secondo Rotondaro, il successo nel mondo della ristorazione e della nightlife richiede una sintesi tra tradizione e innovazione: «serve custodire l’identità culturale e storica dei luoghi e dei sapori, reinterpretandola con linguaggi contemporanei per affascinare le nuove generazioni. Non basta più servire ottimo cibo o cocktail raffinati: bisogna raccontare una storia, costruire ambienti multisensoriali che restino impressi nella memoria. È ciò che ho voluto fare con Rivoire Milano, dove ogni visita è un piccolo viaggio estetico ed emotivo. L’apertura di Rivoire a Venezia, prevista per luglio, rappresenta infine un naturale proseguimento della nostra visione: portare l’eccellenza del Made in Italy in luoghi iconici, dove arte, storia e bellezza si fondono».